Intervista al Rev. Prof. Marco Porta, Direttore dell'ISSR all'Apollinare
Che cos’è e a cosa serve oggi un Istituto Superiore di Scienze Religiose?
Gli ISSR sono istituzioni accademiche ecclesiali, di livello universitario, destinati alla formazione dei fedeli, prevalentemente dei laici. Essi offrono una trattazione sistematica della dottrina cattolica, in ordine all’arricchimento della vita cristiana, alla capacità di dare ragione della propria fede e alla partecipazione alle attività di apostolato ed evangelizzazione.
Perché un Biennio/Master in “Religione & Società”?
Negli ISSR, dopo un primo ciclo di durata triennale, in cui si acquisisce una formazione filosofico-teologica di carattere organico e sistematico, ci si specializza per due anni in un particolare indirizzo di studio. Esistono ad esempio indirizzi di tipo pedagogico-didattico o catechetico. Il nostro Biennio su Religione e Società rivolge una particolare attenzione all'attuale crisi antropologica ed etica della politica e dell’economia, alle più cruciali questioni al centro del dibattito scientifico (ad es. quelle connesse con l’evoluzione, con le neuroscienze, con la medicina, ecc.), e ai problemi posti dal multiculturalismo, dal pluralismo religioso e dal rapporto tra la funzione magisteriale della Gerarchia cattolica e il ruolo del laico cristiano nella vita pubblica.
A chi è diretto invece il Master?
Il Master, che usufruisce parzialmente dei corsi del Biennio Specialistico, è rivolto in particolare a coloro che, pur senza aspirare a un titolo ecclesiastico in Scienze Religiose, operano in settori che richiedono una formazione cristiana non solo profonda ma anche aggiornata alle problematiche attuali, come ad esempio nel volontariato o in ONG di tipo sociale.
È tanto importante oggi la religione nella vita pubblica?
Un politico europeo di prestigio affermava recentemente che oggi non si può fare politica senza avere una profonda conoscenza della religione. Inoltre, occorre approfondire gli aspetti psicologici, sociologici e filosofici della religione per rimuovere quegli stereotipi ancora presenti nella cosiddetta cultura di massa, che vedono nella religione un ostacolo al progresso della scienza, una sorta di compensazione psicologica o un rifugio nell’irrazionalità del sentimento.
Vi proponete insomma come una scuola di formazione politica per i cattolici?
Certamente no, soprattutto se ciò venisse inteso come formazione ad un’azione politica con un determinato orientamento. Riteniamo invece che per una partecipazione efficace e responsabile alla vita pubblica sia necessario comprendere esattamente il ruolo della religione in tutte le dimensioni della società, dal lavoro alla famiglia, dall’economia alla politica, dai mezzi di comunicazione all’educazione.
Come “funziona” l’ISSR all'Apollinare?
Il nostro Istituto funziona come qualunque altro ISSR, ma con una peculiare metodologia didattica, che propone le tradizionali metodiche dell’insegnamento di presenza (lezioni, elaborati scritti, esami orali) in una forma più flessibile, adatta a coloro che per ragioni geografiche, professionali, famigliari, ecc. sono impossibilitati a frequentare un Istituto completamente presenziale.
Dopo 25 anni, quali obiettivi ci sono ancora da raggiungere?
Il risultato di questi cinque lustri sono alcune migliaia di persone delle più svariate condizioni sociali che hanno potuto accedere, attraverso i corsi dell’Istituto, all'approfondimento scientifico della fede. L’obiettivo futuro è quello di migliorare l’offerta formativa per poter svolgere un sempre più efficace servizio alla Chiesa nell’opera della nuova evangelizzazione.
12 novembre 2011